Vedo la luna

(domenica sera, dopo un sabato di fuoco)

Vedo la luna
tornando in bicicletta
da una messa troppo
lunga, poche parole rimaste.
Vedo la luna e penso
invidiosa
perché io non sono lei,
perché non ho luce
(anche se lei vive di riflessi)
perché sono anonima nell’ombra,
perché pedalo nella notte
senza fanali, allo sbando
stanca e annoiata.
Vedo la luna
e voglio che muoia,
invidiosa della sua bellezza,
perché lei splende
perché lei è nel cielo,
perché è la tua amante, cielo,
perché non sono io a spiare
il mondo vuoto
da lassù, occhio della notte,
occhio indiscreto,
velato da lacrime d’argento.

Vedo la luna
Vedo la luna

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