E chiusa nella mia conchiglia
di gemme decorata
ai piedi di uno scoglio
sbattuto dai flutti
come sirena canto
la mia nenia a gabbiani ubriachi
e barcollanti,
investita da nubi frettolose
e incontinenti,
bruciata da un sole di fuoco
che mi secca la gola…
Solo un sibilo dalle mie labbra
e una voce sterile
dalla mia bocca colma di sabbia.
Sono una ferita
bagnata di sale,
sono lo spettacolo immondo
tatuato sulla spiaggia.


Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.