Ho colto un lampo
per dare luce
alla tua lampada,
perché tu avessi sul comodino
un po’ di dio tonante.
Ho inzuppato di pioggia
le mie vesti
preziose perché volevo
lavarti la faccia
con una cascata di cielo.
Ho rubato la voce
all’angelo più bello
per farti udire
musica di cristallo.
Sono folle
se sconvolgo il cielo
per un mortale?
Avrei rubato il fuoco
dell’inferno,
messo a tacere il diavolo
per un tuo sorriso…
Hai riso, fino alle lacrime
ed ora so che l’universo non basta:
solo una manciata di terra
da gettarti sugli occhi.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.