Non voglio essere il freddo
di una mattina d’inverno
che t’accoglie glaciale
in un bacio che uccide.
Non voglio essere la nebbia
che ti fa sbandare,
che nasconde le vie
e t’inganna nel suo manto.
Non voglio essere il vento
sferzante che graffia,
che scompiglia capelli
appena lavati e pettinati.
Voglio essere il ciclone
che ti travolge senza preavviso,
il vortice che ti risucchia
bramoso della tua pelle,
voglio essere la pioggia
che t’inzuppa fino alle ossa
e ti lava la faccia.
Voglio portare scompiglio
nella tua esistenza,
ma non senza un raggio d’amore.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.