… è stato scagionato
Una ferita profonda che incide la pelle, dal collo alle caviglie, che scalfisce la carne fino alle ossa frantumate… E senti esattamente nella testa l’urlo disperato di ogni essere sofferente sulla terra scura… Vorresti piangere per placare il male, vorresti urlare e dire basta alle infinite voci che risuonano…
Vaghi sola, con la tua anima spaccata, con la testa chiusa tra le mani sperando di trovare un dirupo da cui gettarti perché è insopportabile… Inciampi sul ricordo di un momento felice ed il vociare sparisce per un attimo, ma appena quell’immagine fugge dagli occhi eccola di nuovo, la desolazione del mondo…
E capisci che non è colpa del letto se non riesci a dormire.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.