Smuovi le fondamenta dell’anima, brucia ogni parvenza di me, ogni immagine costruita allo specchio, deridi il livore che sale dalla gola e mi strozza le lacrime fino alla nausea.
Privami della carne, arriva con la spada al nocciolo del mio io, piantala fino all’elsa e dissetati della linfa vermiglia che mi tiene viva in questo mondo privo d’aria.
Capovolgi le mie certezze, distruggi ogni mio pensiero, imprigionalo lontano dalla mia vista affinché io lo dimentichi scacciato da nuovi ragionamenti.
Oppure lasciami a giacere sul mio talamo di spine, nel sonno centenario che mi conserva eterna e pura.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.