Ti ostini a chiamarla casa
quella costruzione
fatta di mattoni e sudore,
la dimora di fatica
di chi ti ha generato
protetto e amato.
Tue le stanze,
tuoi i ricordi,
tua la polvere;
ed altrove un’altra casa,
con altre stanze,
altri ricordi
ed altra polvere.
Ormai lo sai bene
che nessun posto è casa.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.