(Non solo le torri)
Fumo spesso
come nebbia di novembre
si levava al cielo
urlando, straziava
le nubi già scure.
Le torri crollavano,
la città ardendo
tremava spirando.
Dalle tue labbra
ormai viola fumo
e bianca polvere,
crollavano le palpebre
pesanti sugli occhi,
inghiottita
da una voragine
di balli estatici;
a terra, spirando
neve mortale,
compariva sul tuo petto
il vuoto all’altezza del cuore,
un altro “ground zero” dentro l’anima.
Viaggi di Versi 51 – Nuovi poeti contemporanei – Edizioni Pagine (31 luglio 2013)

Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.