Cresco come edera

Cresco come edera
avvinghiata al fusto
possente di un albero
nell’ombra di fronde secolari.
Bevo pioggia acida
come polvere magica
di una notte luminosa
eppur senza stelle.
Sorseggio aria
come vino stillato
dalle labbra viola
del mio amante furioso
d’alcol e di passione.
Vorrei soffiare sulla lampada,
spegnere il giorno
come una candela…
Colpire il sole con frecce
d’acqua per placarlo
perché smetta di brillare
violentando i miei occhi…
Quando calerà la notte?
Chiudo gli occhi,
come un sipario
le palpebre calano
pesanti: è notte,
finalmente.

Cresco come edera
Cresco come edera

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