Questa mattina

Questa mattina non mi sono svegliata accanto all’uomo della mia vita e neppure accanto all’amore di una notte.
Questa mattina mi sono svegliata con il sole preludio dell’estate, insidioso tra le fessure della serranda, caldo sulla pelle mentre stendo il bucato.
Mi sono alzata con un grande appetito ed un malessere diffuso, sintomi della benedizione mensile di essere donna, il ripudio per lo specchio e la scoperta di vedermi bella, anche oggi.
Ho ascoltato il silenzio della mia casa la domenica mattina, i cinguettii provenienti dal giardino, la palazzina semi deserta perché tutti vanno al mare o fuori città. Mi sono lasciata accarezzare dalla corrente delle finestre aperte per arieggiare le stanze, ho coccolato i cuccioli che popolano il mio terrazzo incurante dell’allergia per sentire qualcosa di vivo e morbido tra le dita.
Ed ho preparato un pranzo colorato e profumato, per dare gioia agli occhi oltre al palato, sorseggiato acqua fresca, succhiando i cubetti di ghiaccio che vi galleggiavano dentro.
Ho riscoperto la sapienza delle mani che impugnano un ago per accomodare orli e ricucire bottoni.
E mi sono goduta il sonno tiepido del pomeriggio, sul divano che mi accoglie come un abbraccio materno.
Ora guardo il sole che piano cala, dolcemente il giorno si spegne e cede il passo alla notte.
So che la sera sarà lunga, tormentata, annoiata, con la tentazione del cibo per riempire i minuti, con la preghiera al sonno che si fa desiderare, con il letto vuoto senza alcun uomo, per la vita o per la notte.
Prenderò uno dei tanti quaderni, la penna con l’inchiostro più scuro che possiedo e furiosamente scriverò fiumi di parole tra fiumi di lacrime.
Poi un respiro, un pensiero, un sorriso: questa mattina non mi sono svegliata accanto all’uomo della mia vita. Mi sono svegliata con la persona che mi regala le più grandi emozioni, la più importante della mia vita… me.

Questa mattina
Questa mattina
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