Carmina

Parole di carta
le mie labbra
tremante invito a vivere,
i sensi risvegliati
in un sussurro
in un bisbiglio
assopiti.
Inchiostro impetuoso
come un torrente
è il mio sangue,
linfa mortale
letale dea della notte,
cieli popolati di lune
sul mio guanciale
a farmi da lume
per le ore passate
tra il tepore di lenzuola
e il tremore delle dita
affondate nelle pagine.
Non si ferma la mia mano
incide a frustate la sua miniatura
ed un nome in calce
che è come il vento.

Carmina

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