Parole di carta
le mie labbra
tremante invito a vivere,
i sensi risvegliati
in un sussurro
in un bisbiglio
assopiti.
Inchiostro impetuoso
come un torrente
è il mio sangue,
linfa mortale
letale dea della notte,
cieli popolati di lune
sul mio guanciale
a farmi da lume
per le ore passate
tra il tepore di lenzuola
e il tremore delle dita
affondate nelle pagine.
Non si ferma la mia mano
incide a frustate la sua miniatura
ed un nome in calce
che è come il vento.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.