Francesco Dettori

Francesco Dettori nasce a Roma nel 1978, ultimo di cinque figli. Ha maturato l’amore per la Natura avendo vissuto parte della sua infanzia in provincia di Pordenone dal nonno materno. Si diploma “perito tecnico agrario” e si laurea in “Scienze e Tecnologie Agroalimentari” presso l’Università della Tuscia di Viterbo. Solo alla fine del suo percorso universitario scopre una vocazione per l’arte della poesia classica e in particolar modo per la forma del Sonetto. Frequentando i circoli letterari Accademia Romanesca e IPLAC (insieme per la cultura) affina le sue qualità poetiche.

Ho avuto l’occasione di conoscere Francesco in occasione degli Slam Poetry che si svolgono con frequenza mensile presso il caffè letterario Mangiaparole e da qualche anno è nata una bella amicizia oltre alla condivisione dell’amore per la poesia.
Ho una grande ammirazione per il talento di Francesco, per la sua passione incondizionata per una forma stilistica che apparentemente potrebbe cozzare con la frenesia del mondo moderno, il sonetto, ma che grazie alla sua padronanza della tecnica e sensibilità riesce perfettamente ad essere uno strumento efficace di comunicazione.
Il nostro poeta non disdegna la sperimentazione e l’innovazione, tanto che nelle sue raccolte è possibile trovare oltre ai classici sonetti anche terzine “poreniane” e componimenti in versi sciolti. Gradevoli inoltre le prove di scrittura in prosa che ogni tanto fanno capolino e che rivelano in Francesco doti di narratore.
Sebbene dai suoi componimenti prevalga una costante atmosfera di pessimismo che nasce dalle difficoltà quotidiane e dalle delusioni che inevitabilmente incrociano il cammino del poeta (come di qualsiasi essere umano), spesso emerge dai suoi versi anche una grande sete di speranza. In un mondo di ricordi dove la Natura ha un ruolo predominante ed il passato ha un sapore agrodolce, non manca di trovare il suo spazio anche il presente, soprattutto con riflessioni su temi sociali, con invettive contro la mancanza di giustizia, la corruzione, il degrado della società.
I componimenti di Francesco sono la voce presente dell’eleganza dello stile del passato.

Vi invito a leggere queste due raccolte, vi entreranno nel cuore e nella testa.

Il dolce stile eterno

Il dolce stile eterno. La tradizione come una sorgente
2012 – Kollesis editrice (collana Muse dei nostri tempi)

Nelle stanze dei ricordi

Nelle stanze dei ricordi
2015 – Edizioni Progetto Cultura

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