I pensieri del poeta
non sono generati
nella cupa solitudine
di una stanza buia.
Il poeta addenta l’aria
e respira gli sguardi rubati
alla maestosità della vita.
Il poeta imprigiona un istante,
lo colora, lo gonfia, lo espande…
poi lo scarnifica, lo rende
scheletro d’ossa e polvere
con armoniosa ferocia.
Scrivo da quando ho 14 anni, per gioco, per necessità.
Nel 2017 ho pubblicato la raccolta di poesie “Stracci di parole” della collana “In bilico sui versi” di Edizioni Progetto Cultura.
Dal 2011 sono parte attiva di un gruppo di ricercatori indipendenti, I dormienti di Efeso.